Ho studiato i più famosi narratori interni della letteratura, e questo è quello che ho scoperto.
Io sono Felice Lanzaro e sul mio blog racconto tutto quello che imparo per scrivere storie migliori e per aiutarti a scrivere la tua.
Oggi vedremo da vicino cos’è che caratterizza questo tipo di narratore, come costruire uno e 3 esempi di grandi scrittori che hanno creato grandi narratori interni.
I 2 tipi di narratore interno: il protagonista e il testimone
Il narratore interno è un personaggio che fa parte della storia e racconta gli eventi dall’interno del mondo narrativo. Esistono due tipi principali di narratore interno: il narratore-protagonista e il narratore-testimone.
Narratore-protagonista
Il narratore-protagonista è il personaggio principale della storia che racconta in prima persona le proprie esperienze e avventure. Questo tipo di narratore permette al lettore di entrare nella mente del protagonista e vivere gli eventi in maniera diretta e coinvolgente. Un esempio famoso è Holden Caulfield, il protagonista de “Il giovane Holden” di J.D. Salinger.
Narratore-testimone
Il narratore-testimone non è da confondere col narratore esterno. Anche se la sua prospettiva si concentra principalmente su eventi che riguardano altri personaggi, è lui stesso un personaggio della storia.
Questo tipo di narratore permette al lettore di osservare gli eventi da un punto di vista leggermente distaccato, offrendo una prospettiva diversa rispetto a quella del protagonista. Un esempio noto è Nick Carraway, il narratore de “Il grande Gatsby” di F. Scott Fitzgerald.
Cosa fa il narratore interno? Ecco le sue 5 funzioni
Coinvolgimento emotivo del lettore
Poiché il narratore interno è un personaggio della storia, il lettore può immedesimarsi facilmente in lui e condividere le sue emozioni e reazioni. Questo coinvolgimento emotivo rende l’esperienza di lettura più intensa e gratificante.
Il lettore può provare empatia, simpatia o antipatia per il narratore, a seconda delle sue azioni, pensieri e sentimenti. Questa connessione emotiva può spingere il lettore a riflettere sulla propria vita, sui propri valori e sulle proprie scelte, creando un legame duraturo con l’opera letteraria.
Verosimiglianza e realismo
Il narratore interno contribuisce a creare un’atmosfera di verosimiglianza e realismo, poiché racconta gli eventi direttamente dal suo punto di vista e con le sue parole. In questo modo, il lettore ha la sensazione di ascoltare una testimonianza autentica e credibile.
Questo tipo di narratore è anche più adatto a mostrare le contraddizioni e le ambiguità della natura umana, rivelando le debolezze, i pregiudizi e le paure che guidano le azioni dei personaggi. Questa comprensione profonda della psicologia umana rende la storia più realistica e coinvolgente.
Creazione di suspense
Un narratore interno ha una conoscenza limitata degli eventi, a differenza del narratore onnisciente.
Quello che potrebbe sembrare uno svantaggio, è in realtà un grosso punto di forza, perché permette di generare suspense e curiosità nel lettore, che è costantemente alla ricerca di indizi e informazioni per comprendere appieno la trama e i personaggi.
La suspense può anche nascere dall’omissione, da parte del narratore, di informazioni cruciali, che potrebbe rivelare un po’ alla volta, e aumentare così il mistero.
Allo stesso tempo, invece, l’attesa può derivare anche dalla tensione tra le aspettative del narratore e la realtà, come quando il narratore spera in un esito positivo, mentre il lettore intuisce che si sta avvicinando una tragedia.
Esplorazione di temi e motivi
Il narratore interno è in grado di esplorare temi e motivi profondi, come l’identità, la moralità e il senso della vita, attraverso le sue riflessioni e introspezioni.
Questo approccio permette al lettore di confrontarsi con questioni universali e di identificarsi con le preoccupazioni e i dilemmi del narratore.
La voce del narratore interno può fungere da guida, offrendo spunti di riflessione e stimolando il dibattito su tematiche complesse e controverse. Inoltre, la prospettiva del narratore interno può evidenziare le contraddizioni e le sfumature presenti nei temi affrontati, mettendo in discussione le certezze e le verità assolute.
Sviluppo del personaggio
Il narratore interno favorisce lo sviluppo del personaggio, poiché il lettore ha accesso diretto ai suoi pensieri, emozioni e motivazioni.
Questa conoscenza approfondita permette di comprendere meglio il personaggio e di seguire il suo percorso di crescita nel corso della storia.
Attraverso il narratore interno, il lettore può osservare l’evoluzione del personaggio, i conflitti interiori che lo caratterizzano e le decisioni che prende in risposta agli eventi narrati.
Il narratore interno può anche esaminare le relazioni tra i personaggi, rivelando le dinamiche sottili e complesse che influenzano le loro interazioni e i loro comportamenti.
Le caratteristiche del narratore interno che non puoi non conoscere
Conoscenza limitata
A differenza del narratore esterno e, in particolare, come abbiamo detto poco sopra, di quello onnisciente, il narratore interno ha una conoscenza limitata degli eventi e dei personaggi. Questo aspetto può rendere la narrazione più avvincente, poiché il lettore scopre la storia insieme al narratore, condividendo le sue sorprese e scoperte.
Presenza di un’identità
Il narratore interno dovrebbe avere un’identità ben definita e un ruolo specifico all’interno della storia. Questo elemento permette al lettore di identificarsi con il narratore e di stabilire un legame emotivo con lui.
Stile e tono personali
Poiché il narratore interno racconta gli eventi con le sue parole e secondo la sua prospettiva, il suo stile e tono di voce sono influenzati dalla sua personalità, esperienze e background culturale. Ciò rende la narrazione più viva e autentica.
Affidabilità e attendibilità
Il narratore interno può essere attendibile o inaffidabile, a seconda delle sue intenzioni e della sua consapevolezza degli eventi. Un narratore inattendibile può rendere la storia più intrigante e stimolare il lettore a mettere in discussione la veridicità delle sue parole.
Riflessività e introspezione
Il narratore interno può riflettere sui propri pensieri, sentimenti e azioni, offrendo al lettore un’analisi profonda e complessa del personaggio e dei temi trattati nella storia.
3 esempi di narratore interno famosi (leggili, se non li hai letti)
Moby Dick
In “Moby Dick” di Herman Melville, il narratore-testimone Ishmael racconta la storia della sua avventura a bordo della baleniera Pequod e del capitano Achab, ossessionato dalla caccia alla balena bianca Moby Dick.
Ishmael, pur non essendo il protagonista, riveste un ruolo cruciale nella narrazione, offrendo al lettore una prospettiva esterna e imparziale sugli eventi che si svolgono a bordo della nave.
Ishmael è caratterizzato da una conoscenza limitata degli altri personaggi e dei loro pensieri, ma riesce a offrire un’ampia panoramica della vita a bordo della baleniera e delle sfide che il capitano Achab deve affrontare.
La sua voce narrativa è colta e riflessiva, arricchita da digressioni filosofiche e approfondimenti sulla caccia alle balene.
Lolita
In “Lolita” di Vladimir Nabokov, il narratore-protagonista Humbert Humbert racconta la sua storia d’amore proibita e ossessiva con la giovane Dolores Haze, nota come Lolita.
Humbert è un narratore inaffidabile, poiché cerca di giustificare il suo comportamento e manipolare il lettore per ottenere simpatia e comprensione.
La sua voce narrativa è elegante e sofisticata, ma al tempo stesso intrisa di ironia e sarcasmo.
Humbert offre un’analisi dettagliata e approfondita dei suoi pensieri e sentimenti, permettendo al lettore di entrare nella sua mente e comprendere la complessità del suo carattere. Tuttavia, la sua prospettiva limitata e distorta sugli eventi rende difficile per il lettore discernere la verità.
Cent’anni di solitudine
In “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez, il narratore interno racconta la saga della famiglia Buendía, attraverso diverse generazioni e gli avvenimenti storici che si intrecciano con la loro storia.
Questo romanzo è un esempio di realismo magico, dove il narratore interno contribuisce a creare un’atmosfera onirica e surreale.
Il narratore di questa opera ha un ruolo ambiguo, poiché non è chiaramente identificabile come un personaggio specifico e sembra essere una sorta di voce collettiva della famiglia Buendía.
La voce narrativa è caratterizzata da uno stile lirico e suggestivo, che contribuisce a creare l’atmosfera magica e onirica del romanzo.
Il narratore mostra una conoscenza approfondita dei pensieri e delle emozioni dei personaggi, ma al tempo stesso mantiene una certa distanza, offrendo una visione panoramica degli eventi e delle vicende storiche che influenzano la vita della famiglia.
La combinazione di focalizzazione interna ed esterna permette al narratore di esplorare temi universali, come l’amore, la morte, la solitudine e la memoria, in modo profondo e coinvolgente.
Come creare un narratore interno: 4 consigli per scrittori
Scegliere il tipo di narratore interno
Decidete se volete utilizzare un narratore-protagonista o un narratore-testimone. Tenete presente che il narratore-protagonista permette un coinvolgimento emotivo più profondo, mentre il narratore-testimone offre una prospettiva più ampia e oggettiva sugli eventi.
Definire la voce e lo stile del narratore
Sviluppate una voce narrativa unica e distintiva per il vostro narratore interno, basandovi sulla sua personalità, background culturale e esperienze. Ricordatevi di mantenere coerenza e autenticità nel tono di voce e nello stile di scrittura.
Gestire la focalizzazione e la prospettiva narrativa
Decidete quale livello di focalizzazione e prospettiva narrativa sia più adatto alla vostra storia. La focalizzazione interna, in cui il narratore conosce solo i propri pensieri e sentimenti, può creare un senso di mistero e suspense. La focalizzazione esterna, in cui il narratore descrive gli eventi senza rivelare i pensieri dei personaggi, può offrire una visione più imparziale e distaccata.
Creare una connessione tra il narratore e il lettore
Cercate di stabilire un legame emotivo tra il narratore interno e il lettore, facendo in modo che il narratore condivida le sue emozioni, paure, speranze e dubbi. Questo coinvolgimento emotivo aiuterà il lettore a immedesimarsi nel narratore e a entrare nel mondo narrativo.
In conclusione, il narratore interno è uno strumento narrativo potente ed efficace che può arricchire e approfondire la vostra storia. Seguendo questi consigli e prestando attenzione alle caratteristiche e funzioni del narratore interno, potrete creare un’opera letteraria coinvolgente, autentica e indimenticabile. Buona scrittura!