Come scrivere bene: 13 dritte per affinare il tuo stile di scrittura

scrivere meglio

Non importa se vuoi scrivere un libro, un post per i social o una cara, vecchia lettera.

Scrivere bene, in quest’epoca di ipercomunicazione, è importante davvero per tutti.

In un certo senso è il tuo miglior biglietto da visita.

È da praticamente quando ho ricordi che scrivo e da quasi 10 anni lo faccio anche per lavoro. Ho fatto il giornalista, ho scritto racconti e oggi faccio il copywriter.

Ecco, insomma, ho spesso avuto a che fare con le parole. E sono convinto di una cosa: si può imparare a scrivere bene, così come si impara a suonare uno strumento o qualunque altra cosa.

C’è bisogno solo di tempo, voglia e dei giusti consigli.

In questo articolo ho raccolto tutto quello che, secondo me, è necessario sapere per diventare più bravi a scrivere.

Sono consigli molto semplici, che tutti possono mettere in pratica, eppure non tutti lo fanno.

Prima però di vedere quali sono questi consigli, chiariamoci un attimo le idee e rispondiamo alla domanda delle domande.

Cosa significa scrivere bene?

Sì, per iniziare, scrivere bene vuol dire scrivere in italiano corretto, senza commettere grandi errori ortografici e di sintassi.

Ma è solo questo? Secondo me no.

Per me scrivere bene significa anche essere in grado di scrivere un testo che si legga con facilità e piacere, possibilmente che abbia la voce e il tono dell’autore.

Chi scrive ha sempre il proprio stile di scrittura, che è dato da come struttura le frasi, dalle parole che sceglie, dalle eventuali figure retoriche che usa e da tanti altri fattori.

Lo stile di scrittura può essere più o meno formale, e ovviamente può – deve – cambiare in base al contesto.

Ora sto usando uno stile abbastanza colloquiale e informale, ma se dovessi scrivere un libro sarebbe diverso.

E se dovessi invece inviare una lettera a, che so, il Ministero dell’Istruzione, il tono sarebbe ancora diverso, più formale.

Sul tuo stile di scrittura devi essere tu a lavorarci, soprattutto se vuoi diventare uno scrittore.

Ci sono però delle cose, possiamo chiamarle regole, ma io direi più consigli, da cui partire per iniziare a scrivere bene.

Dopo averci pensato a lungo ho trovato 13 consigli di scrittura che, per me, fanno la differenza.

Come scrivere bene: 13 dritte per affinare il tuo stile di scrittura

Hai chiaro cosa vuoi dire?

La scrittura è la concretizzazione del pensiero.

Se hai le idee confuse, quello che scriverai sarà confuso.

E, anche se il tuo obiettivo è proprio creare confusione nel lettore, devi avere le idee chiare e sapere esattamente cosa stai facendo.

Prima di iniziare a scrivere prenditi un momento per fissarti in testa quello che vuoi dire.

C’è qualcosa che non ti torna? Hai dei dubbi? Risolvi e poi scrivi.

Non è detto che tu debba scrivere solo di quello che sai – e, se vuoi guadagnare scrivendo e vivere di scrittura, spesso dovrai scrivere di argomenti a te sconosciuti.

Devi però essere in grado di padroneggiare l’argomento di cui vuoi parlare.

Ti consiglio di leggere questa guida che ho scritto su come imparare a imparare, se cerchi qualche dritta su come fare.

Dillo con meno parole

Scrivere bene significa anche essere concisi e diretti.

Non usare una parola in più di quelle che effettivamente ti servono per dire ciò che vuoi dire.

Elimina tutte le parole superflue, le frasi riempitive, gli avverbi o gli aggettivi non necessari.

Alleggerisci.

E sceglile bene, le parole

Sono come colori, le parole, e hanno sfumature diverse, generano sensazioni diverse, possono significare cose molto diverse.

La lingua italiana è davvero caleidoscopica e, se la conosci in profondità, ti permette di esprimere quasi tutto quello che ti passa per la testa.

Non scegliere le parole con superficialità, ma riflettici.

E allarga il tuo vocabolario: leggi, leggi tanto e leggi di tutto.

Romanzi, saggi, articoli, tutto può alimentare la tua vena creativa.

E se vuoi ricevere consigli su dei bei libri da leggere, iscriviti alla mia newsletter.

Ogni tanto ti scriverò per parlarti dei libri più belli che ho letto e per condividerti qualche altra dritta su come scrivere meglio.

Non essere complicato a tutti i costi

In tanti esiste questo pregiudizio secondo cui chi scrive bene usa paroloni difficili, frasi chilometriche e metafore oscure.

Una volta, quando ancora facevo il giornalista, mi è stato detto che la vera abilità sta nello scrivere con parole semplici, ma creando nella testa dei lettori immagini potenti.

Ecco, come ti ho detto prima, le parole sono colori e non ti servono i colori più rari del mondo per fare un bel quadro.

Tutto sta in come usi quelli che hai a disposizione.

Frasi brevi, ma non troppo

Se rileggi quest’articolo, difficilmente troverai frasi da più di venti o venticinque parole.

Potresti trovare qualche frase un po’ più lunga se leggessi un mio racconto, ma in ogni caso cerco di non esagerare.

Le frasi troppo lunghe rischiano di essere difficili da gestire e possono diventare complicate da leggere e capire.

Allo stesso tempo però non cadere nell’altro estremo: le frasi brevissime.

Mi è capitato di leggere testi fatti da frasi di pochissime parole, anche solo tre o quattro.

Il risultato che danno è una meccanicità del suono e una certa frustrazione data dall’interrompersi di continuo.

Usa la forma attiva

Facciamo una veloce distinzione:

  • in una frase in forma attiva il soggetto compie l’azione
  • nella forma passiva il soggetto subisce l’azione

Per esempio: Mario mangia una mela. È una frase attiva.

Una mela è mangiata da Mario. È una frase passiva, senti già che suona più pesante?

La forma attiva segue l’ordine logico di una frase: soggetto (Mario), verbo (mangia), oggetto (una mela).

È più diretta, scorre meglio, evita di creare piccole frizioni nella lettura di un nostro testo.

Evita le allitterazioni

Il dizionario Treccani definisce così l’allitterazione:

Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono o di una serie di suoni, acusticamente uguali o simili, all’inizio (più raram. all’interno) di due o più vocaboli successivi.

La lingua italiana porta ad abbondare di allitterazioni, ma c’è un problema.

Se nella poesia possono essere figure retoriche ricercate, nella prosa troppe allitterazioni una dopo l’altra appesantiscono la lettura.

La rendono… ripetitiva, quasi ossessiva.

Capiamoci, questa, come qualunque delle regole per scrivere bene che hai trovato fin qui, non è una prescrizione.

Se però vuoi usare delle allitterazioni nella prosa, assicurati di sapere ciò che stai facendo.

Non fare gli errori ortografici più comuni

Quando scrivi lo fai per essere letto, cioè stai chiedendo alle persone qualcosa di molto prezioso: il tempo.

In questo momento io sto chiedendo il tuo tempo e, dunque, la tua attenzione per spiegarti quali sono secondo me i principi per scrivere bene.

E sarebbe fastidioso se quest’articolo fosse pieno di errori ortografici. Non trovi?

È come dire che non hai prestato abbastanza cura a ciò che hai scritto.

Se non l’hai fatto tu, perché dovrebbe farlo qualcun altro?

Impara a usare la punteggiatura

Ora, esistono delle regole per usare la punteggiatura in maniera corretta.

Questa consulenza linguistica della Crusca è un’ottima risorsa per sapere quando e come impiegare virgola, punto, punto e virgola, due punti, puntini sospensivi.

Ma perché è importante usare bene la punteggiatura?

Non tanto, e non solo, perché ci sono delle regole e vanno rispettate.

Sì, quello è importante, ma fino a un certo punto.

La punteggiatura, specialmente se parliamo di scrittura creativa, è uno strumento fondamentale per dare ritmo al nostro testo.

Dunque, una volta che avrai appreso le regole essenziali, sentiti in diritto di provare e sperimentare.

Mettiti nella testa del lettore

Stiamo entrando nella fase finale, quella in cui diamo un tocco in più a ciò che abbiamo scritto.

Ho anticipato questo consiglio poco fa, ma voglio soffermarmi su questo concetto: farsi leggere equivale a chiedere tempo al nostro potenziale lettore.

Ecco perché devi riuscire a metterti nella sua testa, capire cos’è che cerca, cosa lo potrebbe annoiare e invece cosa lo entusiasmerà.

Non è una scienza, ma con allenamento, provando e riprovando, affinerai questa dote.

Parti da una cosa semplicissima, che fa davvero la differenza tra lo scrivere bene e lo scrivere nella media.

Rileggiti, rileggiti ancora, editati

Esatto, rileggersi. Devi arrivare al punto di stancarti di rileggerti.

Una volta mi è stato detto, in un corso di scrittura, che scrivere è essenzialmente un fatto di tempo, e credo che la maggior parte del tempo vada dedicata proprio alla rilettura.

Gli scultori hanno una grossa fortuna: è la natura che gli dà la materia grezza da scolpire.

Uno scrittore, invece, deve crearsi da sé questa materia grezza, ovvero la bozza.

Quando hai finito la bozza hai davanti a te il blocco di parole da cui partire a lavorare.

Editati, cioè taglia le cose inessenziali, riordina, leviga, cerca modi migliori per dire quello che hai detto.

Coltiva l’insoddisfazione per le bozze, perché ti spronerà a chiederti il meglio, a fare di meglio.

Ti lascio anche un consiglio: rileggiti ad alta voce – se non sempre, almeno qualche volta.

Leggere ad alta voce ti farà sentire come scorre il testo, la sua musicalità, i suoi intoppi e ti renderà anche più semplice trovare errori che ormai ai tuoi occhi sono invisibili.

Fatti leggere

Si impara davvero a scrivere bene solo se ci si fa leggere, non c’è altra strada.

Gli altri riescono a guardare le cose dall’alto e ti faranno notare ciò che tu non avresti mai notato.

Ovviamente sta poi a te pesare le critiche, saperle accettare e soprattutto trarre degli insegnamenti da quello che ti viene detto.

Non avere timore di essere criticato. Fa parte del gioco e, soprattutto, della crescita: è una tappa fondamentale che non ti può mancare e nessuno può – o dovrebbe volere – evitare.

Studia ed esercitati

La scrittura è una dote e un talento, ma come ogni talento va coltivato.

Nessuno nasce imparato, per capirci, e tutti, anche gli scrittori più talentuosi, hanno passato ore e ore a studiare ed esercitarsi.

Chi vuole imparare a suonare la chitarra può prendere lezioni oppure provare a rubare i segreti dai maestri. E, soprattutto, deve passare giornate intere a suonare, senza sosta.

Tu che vuoi imparare a scrivere bene puoi fare alcune cose.

La prima? Leggi quanti più libri possibile. Classici, libri belli e libri brutti, di tutto, davvero di tutto, per cercare di capire cosa va fatto e cosa non va fatto.

E poi studia. Su questo blog trovi diverse guide per farlo:

Dunque esercitati. Sporcati le mani, prova, buttati. Se non sai da dove iniziare, inizia da qui: 66 esercizi di scrittura creativa.

Sono esercizi molto pratici, che ti aiuteranno a scrivere meglio in 2 mesi o poco più.

Adesso, insomma, tocca solo a te. Hai tutto quello che ti serve per scrivere bene, quindi ora… scrivi.

P.S.: Se vuoi ricevere consigli di scrittura e di libri da leggere, iscriviti alla mia newsletter. Quando avrò qualcosa di interessante da consigliarti ti scriverò. Niente spam, promesso 🙂

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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